Percorrendo con curiosità le strade, i portici e i vicoli della città, è possibile osservare le meraviglie nascoste dell’architettura bolognese, un mondo che appare ancora più meraviglioso in quest’area ancora troppo poco indagata e conosciuta e che costituisce le prime pendici del complesso collinare a sud della città, immediatamente a ridosso della Facoltà di Ingegneria.
I colli bolognesi, che incorniciano tutta la parte meridionale del centro storico, preservati dalle espansioni urbanistiche che hanno investito tutta la città a partire dalla seconda metà del Novecento, sono un patrimonio prezioso da valorizzare e tutelare.
Tra questi, il colle che sovrasta l’edificio storico della Facoltà di Ingegneria gode di un suggestivo punto di vista sulla città: il piano d’orizzonte è poco superiore alle coperture degli edifici più alti ed offre una visione d’insieme suggestiva ed impareggiabile.
A nord l’area è delimitata dall’edificio della Facoltà di Ingegneria; a ovest da quello della Facoltà di Chimica Industriale e dalla Villa Rosina; a est, la via Vallescura costeggia la Facoltà determinandone il confine al di là del bosco e della collina che termina a strapiombo sul rio Vallescura ancora visibile nel suo alveo naturale; a sud il bosco lascia posto ad ampi spazi coltivi in ripido declivio.
Nella zona sono presenti anche un piccolo fabbricato agricolo usato come pozzo fino ai primi decenni del Novecento, due rifugi antiaerei in galleria della seconda Guerra mondiale, serbatoi e tubazioni risalenti al vecchio sistema autonomo di approvvigionamento idrotermoelettrico della Facoltà di Ingegneria.
Si ricorda inoltre, che la zona è attraversata dal sentiero CAI 904, inaugurato nel 2012 ma attualmente chiuso per la sicurezza degli impianti della Facoltà di Chimica e per le difficoltà sorte con le proprietà private contrarie all’attraversamento dei terreni: non è esclusa una futura riapertura anche in vista di una valorizzazione dell’intera area.
Per quanto riguarda la vegetazione presente, il bosco di Ingegneria è costituito principalmente da arbusteti, macchia mediterranea e da una numerosa varietà di piante che crescono spontaneamente di rilevante interesse botanico, per poi lasciare spazio a prati e coltivi, salendo di altitudine.
In sostanza, si tratta di un’area fortemente caratterizzata dalla presenza dell’elemento naturale, nel quale il costruito moderno si inserisce facendosi spazio fra alberature secolari e resti di fabbricati agricoli.
Nella pagina “Articoli”:
https://architetturenascoste.wordpress.com/articoli/
sono raccolti testi di approfondimento sulla ricerca da me effettuata su quest’area particolarmente suggestiva e rappresentano un piccolo tributo alla splendida città che mi ha vista nascere e crescere.
Buona lettura!
Dott. Ing. Valentina Prisco